Cefalea tensiva: come si presenta e come liberarsene

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Cefalea tensiva

Chi è affetto da cefalea tensiva ha una contrazione dei muscoli che circondano la testa e il collo. Si tratta del cosiddetto cerchio alla testa che provoca un dolore diffuso a tutto il capo, non lancinante e per questo chi ne è affetto, nonostante il dolore, continua a svolgere le sue normali attività.

In generale, si può dire che le donne sono maggiormente colpite da cefalea tensiva. Pare ci sia una famigliarità con chi sviluppa questo disturbo, che può essere cronico o episodico.

Con la forma episodica della cefalea tensiva, il paziente ha una sensazione dolorosa che può durare dai 30 minuti ai 7 giorni, generalmente il dolore dura per tutta la giornata e ogni attacco è distanziato dall’altro di circa 15 giorni. Invece, la forma cronica è una forma dolorosa che dura mesi, di rado intervallata da due o tre giorni senza dolore.

Sintomi

Chi è affetto da cefalea tensiva sente un dolore di tipo bilaterale che dalla nuca si irradia al resto della testa. A volte il dolore si accompagna a vomito, nausea, formicolii delle mani. Nelle forme episodiche, l’unico sintomo è il dolore alla testa di entità da lieve a moderata, con una sensazione di pressione sulla fronte, sui lati e sul retro della testa, mentre nelle forma croniche possono comparire anche nausea e vomito e si può riscontrare una perdita di appetito.

A volte può verificarsi una fotosensibilità, cioè quando la luce dà fastidio, ma non è molto frequente. La cefalea muscolo tensiva si distingue dalle forme di emicrania perché solitamente non si accompagna alla comparsa di disturbi visivi come punti ciechi o lampi di luce. Nella cefalea muscolo tensiva pare che il dolore sia indotto da un’involontaria e protratta contrazione dei muscoli della nuca, del collo e delle spalle.

La contrazione provoca così il dolore e il dolore, a sua volta, innesca un’atra contrazione, che alimenta il mal di testa facendolo persistere.

Cause

Questa patologia è molto diffusa ma ha dalle cause che non sono ancora state pienamente comprese. Si è visto che la cefalea tensiva è un malessere più frequente negli studenti, nelle persone sedentarie o che assumono per lavoro o per studio, una postura sbagliata. Tra le cause che sono state individuate come probabile c’è lo stress, una postura errata, ansia e depressione. In alcuni casi, la cefalea tensiva ha causa da dei disturbi mandibolari che irradiano il dolore dalla mandibola fino alle tempie. Se la causa dei disturbi è il bruxismo, è sufficiente un bite.

Che cosa fare

Per risolvere la cefalea tensiva si può fare ricorso ai farmaci di tipo analgesico come l’acido acetilsalicilico, il paracetamolo o l’ibuprofene, che a volte aumentano la loro efficacia assieme alla caffeina. Gli analgesici non curano e non eliminano il mal di testa, ma offrono un sollievo temporaneo della sintomatologia dolorosa. Nel caso della cefalea tensiva di tipo cronico si ricorre alla somministrazione di antidepressivo triciclico, che al dosaggio impiegato generalmente innalza la soglia del dolore e ha un blando effetto antidepressivo.

La cefalea tensiva può essere curata anche con terapie alternative e tra le più usate ci sono l’agopuntura, lo shiatsu, lo yoga e la musicoterapia. Pare che i massaggi, in particolare, possano aiutare ad alleviare la tensione muscolare. Con il massaggio si va a diminuire, infatti, la contrazione e il dolore a livello delle spalle, del collo e della nuca.  Di grande aiuto è anche il rilassamento muscolare progressivo che è una tecnica la quale insegna a tendere un muscolo alla volta e poi a rilasciare completamente la tensione, affinché tutti i muscoli del corpo siano rilassati.

Articolo in collaborazione con https://www.medicionline.it/